
La crescente digitalizzazione dei servizi finanziari e la complessità delle norme vigenti in materia finanziaria in continua evoluzione può determinare una posizione debitoria con lo Stato senza che i cittadini ne siano pienamente consapevoli. Ciò può derivare, ad esempio, da una gestione non oculata del proprio conto corrente bancario. Ecco allora l’importanza di essere adeguatamente informati.
Le cause di indebitamento con lo Stato
Uno dei principali motivi per cui un cittadino può accumulare un debito con lo Stato è il mancato pagamento di imposte, tasse, contributi previdenziali o altro. Inoltre, la mancata dichiarazione dei redditi, l’errata compilazione della dichiarazione fiscale, l’incongruenza tra dichiarazione dei redditi e situazione patrimoniale bancaria possono determinare sanzioni.

Un’altra modalità con cui si può contrarre un debito con lo Stato è il mancato pagamento di finanziamenti bancari. In tali casi, le banche possono attivare procedure di recupero dei debiti che se non si risolvono in fase stragiudiziale possono portare ad azioni legali che comportano il decreto ingiuntivo e il conseguente pignoramento dei beni del debitore.
Un altro caso in cui ci si può indebitare con lo Stato è quando il cittadino non riceve o ignora le notifiche come nel caso delle carte esattoriali emesse dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Infatti, trascorso il termine di 60 giorni dal ricevimento della notifica possono scattare azioni cautelari come il pignoramento dei beni.
Le conseguenze
Il mancato pagamento degli obblighi fiscali o bancari comporta una serie di conseguenze finanziarie prima di tutto ma soprattutto legali. In primo luogo il cittadino può essere segnalato alla Centrale Rischi che fa capo alla Banca d’Italia, il che comporta una difficoltà ad accedere a forme di finanziamento bancarie future.

Poi possono essere avviate procedure esecutive come il pignoramento del conto corrente bancario. Questa procedura consente ai creditori di recuperare le somme dovute attingendo direttamente dai conti correnti bancari del debitore nei casi più gravi. Esistono dei limiti di pignorabilità a tutela del debitore che proteggono il minimo vitale di stipendi o pensioni.
Comunque sia in questi casi il blocco del conto corrente bancario da parte delle autorità competenti fa sì che il debitore non possa accedere ai suoi fondi in maniera completa, con una difficoltà a far fronte alle spese quotidiane e mensili con notevole compromissione della qualità di vita del debitore e della sua famiglia.
Il recupero dei crediti
Le procedure di recupero dei crediti sono diverse a seconda della natura del debito e dell’ente creditore coinvolto. Se i debiti sono fiscali, l’Agenzia delle Entrate Riscossione può avviare il pignoramento del conto corrente bancario senza necessità di un’autorizzazione giudiziaria basandosi solo sulle cartelle esattoriali non pagate.

Per quanto riguarda i debiti bancari, invece, la banca può inizialmente procedere con solleciti e piani di rientro concordati con il debitore. Se quest’ultimo non rispetta il pagamento dei piani di recupero allora può procedere con azioni legali come il decreto ingiuntivo e il conseguente pignoramento del conto corrente bancario.
E’ quindi fondamentale che il cittadino debitore sia informato sulle procedure in corso e su quali sono i propri diritti. In alcuni casi infatti è possibile contestare il pignoramento se vi sono irregolarità procedurali. Esistono poi strumenti legali per tutelarsi come la richiesta di rateizzazione del debito e l’accesso a strumenti di sovraindebitamento.
Cosa fare in questi casi
Affrontare un debito accumulato nei confronti dello Stato richiede un’analisi accurata della propria situazione finanziaria e dei passi da fare. Per questo è sempre bene richiedere la consulenza di un professionista esperto in materia fiscale e legale per valutare tutte le opzioni disponibili in base alle proprie esigenze e alla situazione debitoria.

Tra le possibili opzioni per affrontare il debito con lo Stato vi è la negoziazione con il creditore per cercare di ottenere una rinegoziazione del debito o una rateizzazione della somma dovuta. In alcuni casi è possibile ricorrere a pagamenti parziali per estinguere il debito, soprattutto in quei casi di forte indebitamento.
In conclusione, è fondamentale che i cittadini prestino la massima attenzione alla gestione dei propri conti correnti bancari e agli obblighi nei confronti dello Stato. La mancata consapevolezza di situazioni debitorie può portare a conseguenze significative come il pignoramento dei conti bancari e l’impossibilità di accedere ai propri fondi in maniera libera e completa.