
Il conto corrente è fondamentale per coloro che hanno la necessità di accumulare e gestire il proprio denaro in sicurezza, senza considerare le numerose operazioni che consente di fare, tra cui l’accredito diretto dello stipendio e i pagamenti direttamente da casa, tramite il proprio home banking. Ma cosa succede se si creano fusioni o tensioni tra banche? Scoprilo proseguendo con la lettura.
Conto corrente: di cosa si tratta?
Il conto corrente è uno degli strumenti finanziari più scelti dai risparmiatori. Punto di riferimento per chi possiede un gruzzoletto e vuole metterlo al sicuro, senza rischiare furti e ruberie nel proprio appartamento, oppure per i lavoratori che vedono accreditarsi il proprio stipendio automaticamente, ogni trenta giorni circa. Non è finita qui!

Il conto corrente consente di effettuare tutta una serie di operazioni per poter mobilitare e gestire in più o meno completa autonomia il proprio denaro. Alcuni esempi? E’ possibile prelevare dei contanti presso gli sportelli automatici (ATM), depositare assegni o denaro contante, sempre tramite tali dispositivi, effettuare pagamenti tramite carte di debito e di credito.
E ancora, effettuare pagamenti tramite bonifico bancario ed effettuare trasferimenti di denaro su altri conti intestati. Non dimentichiamoci poi della possibilità di poter destinare almeno una parte del capitale presente nel proprio conto corrente in varie tipologie di investimento, con lo scopo di ricavare degli interessi. Insomma, il conto corrente è uno strumento finanziario versatile e sicuro!
Le tipologie di conto corrente
Nonostante si tratti sempre di contratti stipulati tra uno o più clienti e un istituto di credito, non tutti i conti corrente sono uguali! Come appena accennato, infatti, una prima differenza che può essere citata riguarda il numero di intestatari del conto: se sono due o più le persone a cui il conto corrente è destinato, si parla di conto co-intestato.

Inoltre, le differenze tra i vari conti corrente riguardano anche i costi e le modalità di assistenza: una novità dell’ultimo periodo, che sta sempre più prendendo campo, soprattutto tra i giovani, è rappresentata dai conti correnti online che si distinguono dai conti correnti ordinari per l’assenza di filiali sul territorio.
Ma non è tutto! Il conto corrente online prevede che tutte le operazioni di gestione, movimentazione del denaro e di assistenza vengano svolte interamente online. Caratteristica, quest’ultima, che permette di abbassare i costi, rendendo questa tipologia di conto una interessante alternativa per chi vuole risparmiare nel corso dell’anno, avendo comunque la sicurezza propria del conto corrente ordinario.
Cosa succede se si hanno fusioni o tensione tra istituti bancari?
Al giorno d’oggi, non è poi così raro aver notizia di fusioni o tensioni tra banche. Il mondo finanziario attuale, infatti, è spesso soggetto ad accordi tra differenti istituti di credito per poter creare un’unica entità seguendo un trend di espansione oppure, al contrario, come strategia di risposta a delle difficoltà economiche.

Quando si parla di tensioni bancarie, invece, ci si riferisce a tutte quelle condizioni di rischio cui i vari istituti di credito possono attraversare e che, nel peggiore dei casi, possono portare alla crisi o, addirittura, al fallimento della banca stessa. A prescindere da quale sia la situazione che la tua banca sta attraversando, puoi ritenere utile sapere come muoverti.
L’aver firmato, in tempi più o meno recenti, un contratto di stipula per l’apertura di un conto corrente presso una banca che si trova in una condizione di cambiamento, sia essa una fusione sia essa una tensione, potrebbe destarti giustificabili sentimenti di preoccupazione. “Cosa succederà al mio conto corrente?” è una delle domande più comuni.
Le conseguenze della fusione e della tensione bancaria
Nel caso in cui la tua banca venga fusa con un altro istituto di credito, il conto corrente a te intestato non sembrerebbe scomparire. Esso generalmente viene trasferito direttamente al nuovo istituto bancario che si è venuto a creare. Ovviamente, il saldo presente nel conto corrente non viene solitamente intaccato, salvaguardando i risparmiatori.

Cosa potrebbe succedere quindi? Probabili scenari riguardano il cambio di coordinate bancarie oppure l’aggiornamento dei contratti, per cui spesso al cliente viene data la possibilità di recedere senza penali. Nel caso in cui, invece, la tua banca stia attraversando un periodo di crisi, ti può essere utile sapere che esisterebbe un fondo interbancario di tutela dei depositi.
Come funziona? Si tratterebbe di un sistema che garantirebbe il rimborso da parte dello Stato e del sistema bancario per cifre fino a 100.000 €, soglia massima per chi tra i correntisti ha perso del denaro a seguito del fallimento della propria banca. Questa sembrerebbe essere, quindi, una buona notizia che permetterebbe di tutelare i risparmiatori ed evitare esiti disastrosi per molte famiglie.