Quanto deve essere profondo un orto rialzato per una crescita ottimale

L’orto rialzato si configura come una soluzione sempre più apprezzata presso le località come gli appartamenti ma anche le abitazioni che si trovano in luoghi che naturalmente non dispongono di un’area sufficientemente vasta e specifica per coltivare ortaggi e frutta, garantendo anche dei vantaggi. Importante è però considerare la giusta posizione ed altezza.

I vantaggi dell’orto rialzato

Il principale “pro” dell’orto rialzato è relativo alla sua posizione e possibilità di essere impiegato in numerose località, quindi anche potenzialmente sul terrazzo, sul balcone ma anche in qualsiasi altro luogo abbastanza esposto al sole o quantomeno alla mezz’ombra, senza la necessità di dover avere a disposizione una grande metratura di verde.

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Un altro vantaggio è legato alla posizione che rende il terriccio più duraturo, meno compatto e più fertile, questo perchè rispetto al giardino o l’orto tradizionale non è soggetto calpestamento da parte di persone o animali domestici. Questo conferisce anche un particolare elemento di protezione contro le piante infestanti che hanno meno facilità a svilupparsi così in alto.

Allo stesso modo anche svariati parassiti e malattie che tendono a diffondersi anche con la vicinanza tra le varie specie sono meno improntate a diffondersi presso le piante che abbiamo scelto di sviluppare nell’orto rialzato, concepito spesso in casse o cassoni però abbastanza profondi per fare da “casa” alle nostre piante.

La giusta profondità

Per sviluppare un orto rialzato è naturalmente essenziale acquistare o procurarsi delle giuste forme di casse che possono essere costituite in mattoni, ma anche più diffusamente pietre o mattoni, naturalmente sufficientemente robuste da essere in grado di sostenere la pressione del terriccio e la crescita delle piante nella sezione interna nel corso del tempo.

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Quanto devono essere profonde? Dipende ovviamene da cosa andremo a piantare: mediamente una altezza minima è tra i 30 ed i 35 cm anche se piante più grandi e dal comportamento arbustivo potrebbero necessitare almeno un buon 40 cm di altezza così da poter andare in profondità con l’apparato radicale durante lo sviluppo.

Qualsiasi sia il tipo di contenitore che abbiamo scelto per l’orto rialzato, questo deve essere in grado di drenare bene i materiali e l’umidità quindi l’acqua deve avere lo spazio attraverso dei fori o delle insenature sul fondo. Ricordando che nel corso del tempo, mediamente ogni 6-7 mesi il terriccio tende a compattarsi verso il basso e può essere il caso di sostituirlo o aggiungerlo.

Come riempire l’orto rialzato

Essendo concepito in una porzione delimitata, l’orto rialzato garantisce la possibilità di scegliere in modo libero come riempirlo. Non è mai una buona idea farlo con del solo terriccio universale, anche perchè questo non è il tipo di substrato adatto per ogni forma di pianta, quantomeno va unito ad altri elementi.

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Sul fondo è opportuno sviluppare uno strato di materiale drenante, che può essere uno specifico calcolatore, ovvero un materiale costituito da legno secco spezzettato, ma anche rami vecchi e puliti, fino a pellet, sassolini, ghiaia o sabbia, che garantisce al terreno sovrastante la capacità di “respirare” e rilasciare l’umidità in eccesso.

Sopra questo strato è una buona soluzione sviluppare uno strato di compost sufficientemente spesso, concepito attraverso varie sostanze nutritive, possiamo liberamente utilizzare concime, letame, scarti alimentari oppure altri elementi specifici che servono al terreno a mantenere un corretto apporto attivo i termini di sali minerali indispensabili per nutrire le nostre piante.

L’irrigazione dell’orto rialzato

Non differisce molto da quella dell’orto tradizionale: l’orto rialzato può essere però gestito in modo da curarlo anche meno frequentemente in quanto è anche più facile verificarne lo stato del terriccio, l’importante è regolarizzare le irrigazioni, che sono estremamente importanti, specie per le piante che non tollerano l’eccesso di acqua.

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Il miglior sistema per l’orto rialzato (e non solo) è il sistema a goccia che replica in maniera quanto più fedele possibile la pioggia, per fare ciò esistono dei veri e propri apparati tubolari che garantiscono la capacità di controllare l’acqua nel quantitativo ma anche nel ritmo da immettere nell’orto.

Alternativamente possiamo impiegare dei contenitori come bottiglie di plastica opportunamente forate, magari in modo da non bagnare direttamente le aree dove le piante sviluppano il fogliame diffuso (così da evitare il marciume e di rovinare foglie e rami).
L’orto rialzato deve essere sempre sufficientemente largo in termini di dimensioni.

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