
Il tulipano è una tra le piante ornamentali più amate in tutto il mondo. Il fiore simbolo dell’Olanda ha anche una simbologia sentimentale speciale, legata all’amore profondo e alla rinascita. Scopri di più su questi stupendi fiori e su come gestire i bulbi per avere di anno in anno una fioritura spettacolare!
I tulipani: uno sguardo alla pianta
Il genere botanico di appartenenza della pianta del tulipano è Tulipa, della famiglia delle Liliaceae. Si tratta di una pianta bulbosa perenne che vede la sua origine nel continente asiatico ma che è stata esportata ormai in tutto il mondo e coltivata soprattutto in alcune zone, come i Paesi Bassi, già da secoli.

Il tulipano è caratterizzato da uno stelo erbaceo ma robusto, che può raggiungere oltre i 50 cm di altezza e che presenta, sulla sua sommità, un fiore solitario, a forma di calice, con 6 tepali colorati vivacemente, con tonalità variabili in base alla varietà (giallo, rosso, rosa, viola, bianco e chi più ne ha più ne metta!)
Le foglie sono allungate, di forma lanceolata, lisce e spesse al tatto. Queste si sviluppano a partire dalla base dello stelo e sembrano abbracciarlo. Il colore delle foglie e dello stesso è verde brillante. La parte ipogea (ovvero sotterranea) della pianta è formata dal bulbo e dalle radici. E’ a partire dal bulbo che si sviluppa, a partire dalle foglie, l’intera pianta.
Il ciclo vitale del tulipano
Conoscere il ciclo vitale del tulipano è importante per poterlo coltivare al meglio e avere una fioritura vigorosa e prolungata, ogni anno. La messa a dimora nel terreno dei bulbi in genere si effettua nel corso del periodo autunnale, nei mesi di ottobre o novembre a seconda del clima della zona considerata.

Essi dovrebbero essere posti a circa 15 cm di profondità, in terreno adeguatamente preparato, ben drenante e sciolto, con buona esposizione. Il bulbo resta dormiente per tutta la stagione invernale. Con l’arrivo della primavera e, con essa, delle temperature più miti, dal bulbo si sviluppa il germoglio, formato dalle prime foglioline.
Durante la primavera la pianta cresce e si sviluppa fino alla fioritura che, solitamente, si presenta in primavera inoltrata, tra aprile e maggio. Il fiore persiste circa 2 settimane sulla pianta, in condizioni ottimali, prima dell’inevitabile appassimento. Fino all’autunno le foglie rimangono foto-sinteticamente attive per favorire la formazione di “bulbilli”, ovvero piccoli bulbi figli.
Come poter utilizzare i bulbi dopo la fioritura?
Come accennato in precedenza, la conoscenza del ciclo vitale della pianta è molto importante per poter gestire al meglio le varie fasi e poter avere una fioritura vigorosa e prolungata. Uno degli aspetti più delicati è rappresentato dalla cura dei bulbi a seguito della sfioritura. Il motivo? Il bulbo è l’organo della pianta che consente di avere la fioritura l’anno successivo.

Il primo passo da compiere per evitare che la produttività dei bulbi possa essere compromessa è quello di non tagliare subito le foglie una volta che si è conclusa la fioritura: come già detto, infatti, la fotosintesi clorofilliana che le foglie continuano a compiere durante tutto il periodo estivo consente di accumulare il “carburante”, ovvero il glucosio, proprio nel bulbo.
E’ proprio l’accumulo di questa “energia” che favorisce il germogliamento al momento della messa a dimora l’anno successivo. Al contrario, rappresenta una buona pratica quella di recidere il fiore, una volta appassito, con lo scopo opposto, ovvero di non far sprecare energia alla pianta nella formazione dei semi, non utili a livello colturale.
Qualche altro utile accorgimento!
Non è finita qui! Sono altri gli utili accorgimenti che puoi mettere in atto per conservare al meglio i bulbi per il ciclo vitale successivo. E’ il caso della rimozione dei bulbi stessi dal suolo, soprattutto se i tuoi tulipani si trovano in aree molto piovose o caratterizzate da terreno argilloso, che tende a trattenere l’acqua favorendo il ristagno.

I bulbi così dissotterrati andrebbero ben puliti, fatti asciugare in zone ombreggiate (non alla luce diretta del sole) e conservati in un luogo secco e fresco fino all’autunno successivo, momento della messa a dimora nel terreno. Se non hai un luogo asciutto dove conservarli, potresti porti in un contenitore riempito con sabbia o segatura.
Siamo arrivati alla conclusione della carrellata di consigli e trucchetti funzionali e semplici per poter gestire al meglio i bulbi del tulipano, in modo tale da non comprometterne la produttività e di favorire il germogliamento prima e la fioritura della pianta poi. Il tulipano è una specie vegetale molto particolare e affascinante che non può mancare nel tuo bel giardino!