Il giardino orientale che incanta l’Italia: 40 anni di magia tra fiori e tradizione giapponese

C’è un luogo che in Italia sta riscuotendo un grande clamore e si tratta di un posto dove i rumori si neutralizzano e dove resta solo il profumo dei ciliegi in fiore, come se ci trovassimo un in un angolo in grado di suscitare un grande interesse nei confronti della cultura giapponese.

Un angolo di paradiso

Non è necessario quindi andare in Giappone per sentirsi parte di scenari così magici e incantevoli, basta solo svoltare l’angolo e ti troverai catapultato magicamente in una situazione che risulta essere incredibilmente immutata, meravigliosamente trascinante e sicuramente imperdibile. Si tratta del Giardino Giapponese di Roma, di Torino e di Firenze.

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Tutto in questi tre angoli di storia vissuta da oltre 40 anni di attività e di cura ci fa vivere emozioni pure, fatta di bellezza e perfezione, di gioia e di spensieratezza, frutto di un tempo che sembra sospeso in un perfetto equilibrio tra uomo e natura, tra Oriente e Occidente che si mescolano.

E qui si innesca un elemento che diventa tangibile già appena lo ammiri in un primo momento: ogni elemento ha un suo significato profondo. Tutto è infatti pensato per riflettere una visione spirituale della natura, ispirandosi alla filosofia del Buddismo, con una forte propensione oltre che al relax anche alla meditazione.

I ciliegi

Ovviamente, per poter rappresentare in toto quello che è il messaggio della cultura giapponese, ci sono i ciliegi che sono l’emblema, il simbolo perfettamente unico e chiaro del pensiero più propriamente giapponese. Si attende che questi fioriscano per far esplodere la sensazione di sentirsi catapultati in Giappone in men che non si dica.

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Tra marzo e aprile, tutto questo si materializza e i visitatori che si trovano ad ammirare questa meraviglia ne restano estasiati, perché è indubbio di quanto fascino possa concentrarsi tra i fiori dei ciliegi che cominciano a fiorire e a mostrarsi per quello che realmente sono: meravigliosi regali da parte della Natura.

In Giappone questa pratica dell’osservazione dei fiori si chiama hanami ed è una vera e propria cerimonia che porta avanti l’emozione più pura, che emerge da parte di tutta la collettività e che sembra essere alla base di tutto: la meraviglia e lo stupore per il bello che possiamo toccare con mano.

Non dimenticare anche…

La cultura del giardino giapponese non è solo ciliegio in fiore. E’ qualcosa di più che sa di cura e perfezione, equilibrio sotto ogni punto di vista. Quindi, mentre il ciliegio fiorisce, nel frattempo il resto del giardino crea un ambientazione senza precedenti e senza fine al bello. Come? Semplicemente attraverso alcuni elementi.

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Per prima cosa ci sono i ponticelli rossi, che sono da sempre l’elemento che affascina i visitatori che li percorrono e scattano foto davvero suggestive, a ridosso di questi seppur piccoli specchietti di acqua naturale che con delicatezza accompagnano la tua permanenza in questi spazi verdi di grande silenzio.

E poi non dimenticare il momento del té. In alcuni di questi spazi, diventa davvero speciale la funzione del tè, come elemento indispensabile di un momento da dedicare a una cultura che ha una storia millenaria, nata molti millenni fa e oggi ancora puntualmente e minuziosamente coltivata e curata nei minimi dettagli.

Un viaggio tra Oriente e Occidente

Lo dicevo prima, questi tre esempi di cultura giapponese presenti in tre delle città più importanti di Italia sono l’esempio eclatante di come si possa davvero creare un connubio di forze e di prestigio, tra due culture così diverse, ma che con questi espedienti si avvicinano e si vivono ogni volta che possono.

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Questi giardini rappresentano non solo metaforicamente ma anche culturalmente parlando un ponte di collegamento tra due rive di uno stesso fiume che è la rappresentazione del nostro pianeta, dove ormai tutto è accomunato da una vicinanza di cui non si può più fare a meno. Tutto ha un senso e tutto ha il suo perché.

Il silenzio come cura: mi piace chiudere così, lasciandoti con un dolce insegnamento proprio della cultura giapponese. Questi giardini in perfetto stile giapponese sono un dolce richiamo al silenzio, che deve essere presentato come un antidoto alla velocità, un passaggio verso la lentezza e la contemplazione, per placare l’animo e farlo vivere con più serenità.

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