
Dire stop alle erbacce del proprio giardino ed orto è possibile attraverso vari passaggi ma anche sviluppando quella che è una forma di contrasto che prevede l’impiego di svariate piante tappezzanti che vanno a limitare ed ostacolare lo sviluppo delle infestanti, ovvero le fastidiose quanto invasive erbacce che sono molto comuni.
Erbacce: perchè si sviluppano?
Il termine erbacce è naturalmente dispergiativo ma non tutte sono dannose o fastidiose, nelle giuste quantità in un ambiente sufficientemente rustico se non selvatico l’enorme categoria delle infestanti che può riguardare piante anche molto diverse da loro preserva la composizione del terreno e migliora la protezione di alberi più grandi.

Inoltre garantiscono la biodiversità vegetale, anche se nel contesto di un giardino che è ovviamente molto “curato” e mediamente portato allo sviluppo di alcune piante in favore di altre la competizione nutrizionale, che porta ovviamente le erbacce a prevalere naturalmente.
Per questo oltre che rimuovere le infestanti manualmente può essere utile introdurre altre specie vegetali.
Diverse specie identificate successivamente come tappezzanti hanno la capacità specifica di sviluppare una forma di competizione fisica che riduce o impedisce la presenza delle erbacce. Si tratta di arbusti molto resistenti e rustici, indicati allo sviluppo anche su terreni poco fertili, in grado di avere ruoli anche utili in cucina oltre che come elemento ornamentale.
Cosa sono le piante tappezzanti
Il nome di questa categoria definisce la natura ma non una specifica forma effettiva di vegetale: infatti possono contrastare lo sviluppo delle erbacce varie piante dalla caratteristica di sviluppo diversa che ricopre le aree come prati ed aiuole, anticipando quindi lo sviluppo delle infestanti.
La scelta è ampia, ma a quali conviene affidarsi?

Possiamo scegliere di applicare direttamente i semi delle varie tappezzanti che agiranno quindi in modo controllato e diretto nelle aree dove le erbacce sono solite proliferare, oppure piantarle direttamente quando sono sufficientemente cresciute. Alcune sono più adatte ai prati, altre alle aiuole dei giardini, tutte sono decisamente maggiormente adatte al ruolo.
A partire dall’edera che è una rampicante diffusa anche nella coltivazione controllata, fino al ginepro, varie forme di bambù nano ma anche piante arbustive impiegate ed apprezzate in cucina, dalla salvia, fino al timo, passando per il rosmarino. Tutte queste sono sia molto rustiche ma tendono anche a “vincere la competizione” limitando molto la presenza di erbacce.
Le piante aromatiche contro le erbacce
In particolare queste ultime tre hanno un comportamento molto simile e possono proliferare in poco spazio e richiedono poche cure: timo, rosmarino e salvia infatti sono piante aromatiche che hanno una crescita arbustiva e sono di fatto dei vegetali sempreverdi. Non dobbiamo costantemente piantarli e ripiantarli, basta spuntarli e cimarli per regolarizzare la loro presenza.

Con un po’ di attenzione possiamo impiegarli anche a cadenza regolare se il giardino è abbastanza grande, richiedono solo un po’ di acqua ogni tanto, ed una potatura abbastanza di frequente, soprattutto in estate, che serve a rinnovare gli arbusti. Con un paio di forbici da giardino o cesoie ben affilate, possiamo spuntar le sezioni oramai vecchie.
Potendo scegliere, le piante aromatiche identificate come tappezzate hanno bisogno solo di un terreno abbastanza profondo, perchè l’apparato radicale, anche in virtù del ruolo di contrasto delle erbacce, hanno bisogno di sufficiente spazio soprattutto in altezza per svilupparsi adeguatamente.
Sono naturalmente anche utili per sviluppare un buon raccolto di spezie.
Altri rimedi per limitare le erbacce
Oltre all’eradicazione fisica delle infestanti, è bene tenere in considerazione operazioni di rinnovo del terreno ed in particolare a inizio di ogni anno, già a partire della fine dell’inverno tramite l’impollinazione e la diffusione di semi anche le infestanti iniziano a prolificare in vari giardini ed orti, condizione che avviene in vari modi.

Possiamo limitare la loro proliferazione apportando operazioni come la pacciamatura, anche in questo caso possiamo fare ricorso a elementi vegetali dalle foglie secche fino ai rami di alberi sufficientemente essiccati, così da sviluppare una forma di “barriera” che toglie ossigeno alle infestanti (che possono essere comunque molto invadenti, in grado di crescere anche nell’asfalto).
Se queste hanno attecchito, bisogna provvedere con una rimozione ben congegnata, estirpandole fisicamente fin dall’apparato radicale, condizione che può essere agevolata impiegando dell’acqua bollente oppure sale applicato all’acqua ma in quantità molto ridotte, così da non pregiudicare la presenza di altri vegetali e dello stato del terreno.